Colloquio di lavoro: errori da evitare assolutamente

Arrivare impreparati: il primo passo verso il fallimento

Uno degli errori più gravi è presentarsi al colloquio senza aver studiato nulla sull’azienda. I recruiter si aspettano che il candidato conosca almeno i settori in cui opera l’impresa, i suoi valori e magari qualche recente progetto. Arrivare impreparati trasmette disinteresse e superficialità. Bastano pochi minuti di ricerca online per avere informazioni utili, da usare per mostrare motivazione e coinvolgimento durante l’incontro.

Parlare troppo… o troppo poco

La comunicazione è fondamentale: chi parla troppo rischia di divagare o risultare arrogante; chi parla troppo poco appare insicuro o poco motivato. La chiave è la sintesi: rispondere in modo completo ma conciso, rimanendo sul tema e mantenendo un tono professionale. È utile esercitarsi con le “domande classiche” dei colloqui, per trovare il giusto equilibrio tra chiarezza, sicurezza e contenuto.

Criticare i vecchi datori di lavoro

Molti candidati, per giustificare un cambio di lavoro, finiscono per parlare male dei precedenti capi o colleghi. Questo atteggiamento è percepito molto negativamente: dà l’impressione di essere poco diplomatici o di avere problemi nei rapporti professionali. Meglio spiegare il desiderio di crescita, nuovi obiettivi o la ricerca di un ambiente più stimolante, mantenendo sempre un tono positivo e rispettoso.

Mentire su competenze o esperienze

Mentire durante un colloquio può sembrare una scorciatoia, ma è un rischio enorme. I recruiter sono abituati a individuare incongruenze e potrebbero facilmente metterti alla prova con domande tecniche o richieste pratiche. Se vieni scoperto, perdi ogni credibilità. È meglio essere onesti: anche se non possiedi una competenza, dimostrare voglia di imparare può essere molto più apprezzato.

Linguaggio del corpo e abbigliamento trascurati

Il modo in cui ti presenti conta quasi quanto le parole che usi. Una stretta di mano debole, uno sguardo sfuggente o una postura chiusa possono comunicare insicurezza o scarsa professionalità. Allo stesso modo, vestirsi in modo poco curato o inadeguato al contesto aziendale può influire negativamente. La regola è semplice: meglio un look formale che troppo casual, soprattutto se non si conosce lo stile dell’ambiente.

Non fare domande finali

Alla fine del colloquio, spesso viene chiesto: “Hai domande per noi?”. Rispondere “no” è un’occasione sprecata. Fare domande dimostra interesse, spirito critico e voglia di capire il ruolo. Si possono chiedere informazioni sull’ambiente di lavoro, le prospettive di crescita o i prossimi passi del processo di selezione. Preparare in anticipo 2-3 domande intelligenti è un ottimo modo per lasciare una buona impressione.

Lascia un Commento